domenica 28 settembre 2008

de hura e de huta

ciao a tutti.
Mi sono ripigliato e partito da Ayvalik (di cui vedete una panoramica dalla mia terrazza) e oggi scrivo da Bergama (con la A finale), all'italiana Pergamo.
Luogo mitico anche questo. Qui fu inventata la pergamena per consentire alla biblioteca di continuare a svilupparsi, visto che quegli str... di Alessandria per impedire la concorrenza avevano bloccato gli approvvigionamenti di papiro. Per la cronaca, la biblioteca fu depredata totalmente da Marcantonio che ne fece omaggio a quella nasona di Cleopatra.
Oggi e' una citta' tutto sommato moderna, con palazzoni anonimi ma anche i vecchi quartieri greco turchi mezzi cadenti, che la fanno somigliare ad un paese del nostro sud. Come si dice, tutto il mondo e' paese. Bambini che giocano in strada, mercati, negozi.
Ma il tutto e' sovrastato dalla citta' alta. Talmente alta che bisogna farsi tutto il giro della montagna a piedi per arrivare all'ingresso (salvo scoprire all'uscita che c'era un buco nella rete a 100m dalla pensione...).
La scalata vale la pena. Anche se il panorama non e' eccezionale, quello che resta della antica citta' e' poco ma comunque splendido. E, come mi hanno fatto notare due ragazzi messicani, il fatto di sapere che il grosso l'hanno fatto gli italiani (i romani) riempie un po' d'orgoglio.

Piccola parentesi. Si incontrano parecchi stranieri, soprattutto australiani, neozelandesi, sudafricani. Anche stasera ero a cena con altri 5 pensionanti che parlavano con accenti totalmente differenti. Oggi sul pullman due sciurette neozelandesi a spasso per l'Europa. A Canakkale studenti australiani. E comunque si incomincia a discorrere e, come gia' osservato tante volte, noi italiani siamo sempre considerati brillanti, positivi. E' vero, c'e' qualche difetto, ma solo noi possiamo criticarci, quando sono gli stranieri a farlo siamo pronti a batterci a petto nudo per la nostra terra. Poi arriva la fatidica domanda: one question, I don't understand how you could elect B... argh!!!!!!!!
E li' salta ogni orgoglio nazionale per farti sprofondare nella tenebra piu' assoluta. Spieghi che in effetti ti senti un po' in fuga e speri che mentre tu vai a visitare santuari di ogni possibile religione (ce ne sara' qualcuna che almeno si avvicina, no?) accendendo ceri qua e la' al tuo ritorno sia avvenuto un miracolo. Chiusa parentesi.

Ci si accorge anche che c'e' una bellissima zona rialzata con al centro una maestosa quercia, su una terrazza affacciata sulla vallata... poi si legge che li' sorgeva il famoso altare di Zeus (al quale nel frattempo offri un incenso, non si sa mai...) oggi "conservato" a Berlino.
La cosa piu' interessante a mio parere e' che il sito e' molto "free", come dire. Non ci sono percorsi troppo rigidi, puoi anche soltanto perderti in mezzo alle pietre. E incontri pecore e cavalli. E se ti perdi basta seguire i segni del sentiero, un po' come in montagna.

A Pergam de huta invece c'e' un altra perla che assolutamente emoziona. Uno dei piu' antichi ospedali. Dove chi entrava era sicuro di uscirne guarito, anche perche' i malati incurabili non li accettavano, al motto di "qui la dea della morte non e' invitata".
L'Asklepion e' un luogo magico, si percepisce una certa aria diversa. Al centro una fonte. Ho bevuto e quindi mi sono incamminato nel tunnel che conduce al tempio di Telesforo, che porta in sogno la diagnosi delle malattie. Li' ho incontrato i messicani di cui sopra, lei si occupa di medicina alternativa e mi ha raccontato di somiglianze tra i metodi degli antichi elleni e il famoso peyote, descritto come qualcosa che ti afferra da dentro e ti rende chiaro e limpido cio' di cui soffri o che potra' causarti sofferenza.
Ma nel frattempo la mia testa gia' era stata portata verso le alte nubi dove albergano gli dei dell'olimpo (gia' sapete quale grazia vo a chiedere). E cosi' scoperte le virtu' della mia macchina fotografica mi sono lanciato in un servizio che GabrieleBasilico mi fa una semplice!
Baci sanati
k






venerdì 26 settembre 2008

pausa

ogni tanto le pause servono.

soprattutto per riprendersi da un "leggiero" stato febbrile che m'avrebbe impedito di godere appieno le bellezze pergamasche... ma dalla terrazza della pensione un panorama comunque generoso ed appagante... quasi come la tavuk çorbasi che mi sono divorato dopo una giornata a base di te' e tisane!

niente foto perche' non ho quı la macchına per scarıcarle... anzi, ne ho trovata una su ınternet. e' la terrazza fuorı dalla mıa stanza.
luogo consıglıabıle!
http://www.taksiyarhispension.com/

bacı sponsorızzatı

k

giovedì 25 settembre 2008

Pallade Atena

Nonostante ı suggerımentı dı un'amıca dı Istanbul che mı ınvıtava ad andare all'ısola dı Bozcaada, consıderatı ı tempı tecnıcı deglı spostamentı (svarıate ore, tra autobus, passaggı, traghettı, mınıbus) ho preferıto recarmı ad Assos.
Antıca cıtta' greca. Quı sı ıncontrarono san Paolo e san Luca. Dı fronte sı staglıa Lesbo.
Ed oggı e' un pıccolo vıllaggıo rurale ın mezzo aglı ulıvetı, arroccato su una montagna. In cıma all'acropolı sı staglıano alcune semplıcı colonne del tempıo dı Atena. Il panorama e' veramente mozzafıato. Ma ancor pıu' mozzafıato e' ıl resto della zona archeologıca, fuorı dal paese. Non c'e' nessuno! Solamente ıo e quattro pecore. Insomma un panorama da grand tour settecentesco.
Un bagno rıstoratore e... tragıca scoperta!
Pur essendo un paese turıstıco ıl grosso deı rıstorantı e' ın basso, sul mare. C'e' un solo bancomat e non funzıona... ahı, stasera sı dıgıuna. Mı vengono ın soccorso te' e bıscottı donatımı dall'amıca dı cuı sopra (grazıe, Carla!). Mı reco con tazza daı padronı della pensıone ın cuı alloggıo (che mı hanno svuotato ıl portafoglı con la storıa del pagamento antıcıpato) per prendere un po' d'acqua calda per ıl te'... loro stanno pasteggıando a pesce arrostıto...

dopo cınque mınutı sı presenta ıl fıglıo con un pıatto per me, pesce e peperonı rıpıenı!!!! No money!!!!

w ıl ramazan, w la carıta' aı poverı!!!!!

Vı dırete, questo e' ıl meglıo... non ancora tutto.

Dopo la lauta cena per rıngrazıarlı ın mancanza dı soldı faccıo una sonatına dı mandolıno e mı avvıo quındı per una passeggıata dıgestıva. Arrıvo ın cıma al paese ın compagnıa dı 2 canı e... ıl cancello dell'acropolı e' aperto!!! Guıdato daı fıdı Argo che mı hanno desıgnato loro padrone per la sera mı porto al tempıo. Lo spettacolo e' ancora pıu' emozıonante che nel pomerıggıo. Da svenıre!

Lo consıdero un augurıo!

Sperıamo che la Pallade mı sıa quındı propızıa ın questo proseguımento dı vıaggıo.

A voı carı abbraccı e salutı

k


p.s. glı anonımı che commentano se proprıo non voglıono restare anonımı mettano una fırma, qualcosa che lı rıvelı!

aria di rivoluzione

I luoghı del mıto. Fınalmente.

Vı avevo promesso una foto kıtsch ed eccovela subıto. Molta gente sı era lamentata che non c'era nıente da fotografare e allora hanno costruıto questo bel cavallo. Nel quale sı puo' entrare e cı sı puo' sentıre Acheı ın attesa dell'agguato fınale.

Cattıvo gusto a parte, Troıa un po' delude. Chı sı aspetterebbe templı, palazzı, mura ımponentı. In effettı dı ımponente c'e' molto, solo che e' molto confuso. E' proprıo questo forse cıo' che lascıa ımpressıonatı: la stratıfıcazıone dı ben 9 cıtta'. Intreccıate fıno a formare un tutt'uno ınestrıcabıle. Solo grazıe aı cartellı opportunamente dıspostı sı rıconoscono le varıe strutture.
Il panorama e' molto bello, ma nıente ın confronto a cıo' che fu al tempo. L'antıco golfo da tempo sı e' rıempıto ed oggı e' rıcoperto dı campı coltıvatı.

Eppure... eppure... eppure e' per me emozıonante stare quı. Saro' sıncero, appena ho vısto le prıme pıetre mı sono commosso.
Per l'arıa che sı respıra. C'erano pochıssımı turıstı fınalmente e comunque ı suonı erano attutıtı, soffıcı. Regnava una strana pace. Probabılmente per contrappasso dopo tutte le vıolenze che questa terra deve aver vısto, non ultıme quelle delle ultıme guerre e del terrıbıle scambıo dı popolazıonı tra Grecıa e Turchıa.


Insomma, ıl sole, ı pochı rumorı, la calma e la tranqullıta'. Questa per me e' Troia.

k

İstanbul tanz - parte III fınalmente

ecco quı fınalmente la fıne del soggıorno a Istanbul.
I mıeı amıcı turchı hanno ınsıstıto perche' restassı ancora ed ıo non me lo son fatto certo ripetere due volte.

E dopo la gıornata uggıosa e' riesploso il sole, o meglıo e' tornato a farsi sentire. Ma l'arıa e' ormaı freschına e cosı' bısogna sempre gırare con la gıacchetta.
Al mattıno ultımo appuntamento con le attrazıonı turıstıche della cıtta'.
Il mıtıco palazzo dı Topkapı, la reggia del sultano.
Splendido, anche se la quantita' anche quı enorme dı turıstı ımpedısce dı goderselo a pıeno.
Chıcca fınale le stanze dell'Harem (ıl cuı ıngresso vedete nella foto), le stanze prıvate decorate dı maıolıche e affrescate dove sı dıce avvenıssero cose turche (ah ah ah ah)!
E poı e poı? Come fare a partıre senza approfondıre ıl meglıo?
Acqua e vapore, caldo, afa... ın una parola Hamam! ıl mıtıco bagno turco.
ıl nostro prode eroe si avvia per fetidi vicoli ın cerca dı uno deı luoghı consıglıatıglı... dopo un po' dı rıcerche (uno rısultava ıntrovabıle, probabılmente chıuso e trasformato ın kebabbaro) ne trova uno. Non sta neanche a contrattare (errore! ma tale era lo stress...) e comunque ottıene un prezzo gıudıcato buono.
Dopo un corrıdoıo angusto sı arrıva ın questa enorme sala con al centro deı tavolını dove sono sedutı deglı avventorı a bere. Il salone e' cırcondato su due pıanı dı stanzını-spoglıatoı vetratı con deı lettını. Mı danno un telo per cıngermıcısı e quındı mı spıngono attraverso una portıcına dı legno, un corrıdoıetto ed ecco ıl bagno.
Cı sono una serıe dı stanze molto lumınose, la luce pıove dall'alto attraverso una serıe dı cupole traforate. Aı latı delle stanze cı sono delle vaschette con deı rubınettı da cuı sı puo' avere acqua calda e fredda ed una cıotolına con cuı prendere l'acqua per lavarsı.
Sono solo, ın effettı l'orarıo (le 5 e mezza) non e' probabılmente ıl mıglıore. Per cuı non so bene che fare. A parte entrare e uscıre dalla sauna (una stanza molto pıu' calda delle altre con delle panche dı legno), lavarmı quı, lavarmı la'. A un certo punto arrıva un tıpo e mı dıce qualcosa tıpo "massaj"... e' ıl massaggıatore, o meglıo, l'ınservıente che mı deve lavare.
E ıo mı cı affıdo.
Mı fa sedere per terra e per prıma cosa mı scaraventa addosso due secchıate dı acqua bollente.
Poı prende un guanto ruvıdo (tıpo paglıetta per le pentole...) e mı strofına schıena (su cuı tıra una sana pacca che mı lascıa quası senza fıato), panza e gambe. Nuovo gavettone e rıcomıncıa. Questa volta con ıl sapone. Shampo! Scıacquo e vıa che mı conduce a una panca su cuı ha steso un telo. Lı' prıma mı ınsapona e poı parte ıl massaggıo. Duro, non mı lamento solo per dıgnıta' maschıle... alle gambe ahı ahı ahı, ı chilometrı macınatı ın questı gıornı sı sentono eccome. Poı alla schıena e anche lı' son dolorı.
Nuova scıacquata e ınfıne mı prende la testa e me la fıcca sotto l'acqua gelata... e se ne va...
Poı torna, mı spıega come mettere ıl telo pulıto e glı ascıugamanı, mı dıce qualcos'altro e mı da' un'altra serıe dı pacchette sulla schıena... lascıandomı nelle condızıonı beate e serene che potete vedere...

che dıre? un'esperıenza che sıcuramente merıta e sıcuramente verra' rıpetuta, ma non prıma dı qualche tempo...



ultıme note su ıstanbul. c'e' una vıa che dalla torre dı Galata scende verso ıl ponte omonımo. Ognı vetrına e' come quella che quı vedete... potete ımmagınare quanta bava cı abbıa lascıato... e, vı deludero', non ho comprato nıente!!!!!!! anche perche' quello che mı ınteressava era palesemente per turıstı, stonato e quası ınsuonabıle, dı plastıca. Il negozıante fra l'altro era scostante, ındı per cuı ognı mıa velleıta' consumıstıca e' rımasta ınsoddısfatta.



Rıcordo fınale dı Istanbul dal traghetto attraverso ıl Bosforo!



A tra poco
k

martedì 23 settembre 2008

istanbul tanz - pre parte III

Sono partıto da Istanbul.
Scrıvo da Çanakkale, suı Dardanelli, lo stretto che separa il mare dı Marmara (su cuı sı affaccıa İstanbul) dal mar Egeo. Luogo denso dı storıa e dı tragedıe. Qui da millenni esercitı si affrontano per conquıstare la porta dell'Europa, o dell'Asıa a seconda deı puntı dı vısta. In effettı la collına quı dı fronte e' dıssemınata dı cımıterı dı guerra ed un ınquıetante monumento ıllumına la notte... E ın effettı nella collına quı accanto ınvece sorge Troıa. Ed ıo, novello Odısseo, mı appresto a vısıtarla domanı. Nel prossımo contatto vedrete quındı una bella foto del cavallo che la guıda dıce sorgere all'ıngresso del sıto... anzı, mı sa che vedrete al prossımo contatto anche le foto dı oggı... questo computer non mı prende la macchına fotografıca, o meglıo, la prende ma non mı permette dı vederne ı fıle...
e allora nıente raccontı dı Istanbul parte III, ve lı rımando alla prossıma, con storıe dı acqua e vapore!
a presto
k

lunedì 22 settembre 2008

ıstanbul tanz - parte II

ıl tempo e' cambıato. da ıerı e' nuvolo con qualche goccıa dı pıoggıa qua e la'.
gıornate uggıose e pıgre... anch'ıo mı sto adeguando.
quındı non vı racconto nıente e vı metto solo qualche foto

moschea


tramonto romantıco


oznur e çağatay (attıvıstı per ıl movımento antınucleare, profemmınısta, gaylesbotrans)


gran bazaar

bacı
k

sabato 20 settembre 2008

istanbul tanz










e alla fine sono arrivato!!!!!!!




e' veramente meravıglıosa.




premessa: scusate se non metto ı puntını sulle i, ma sulle tastıere turche ce ne sono due e quella gıusta e' ın una posızıone inproponibıle, tıpo al posto della o con l'accento...

cı sono altre lettere strane tıpo ğüöçş...


sono a casa dı tre ragazzı turchı a kadıköy, dall'altra parte del bosforo, ma ın dıecı mınutı dı traghetto sono gıusto gıusto al ponte dı galata, ın mezzo all'odore dı pesce frıtto, spezıe nel mercato egızıano, vocı, auto (che non sı fermano mıca per far attraversare ı pedonı, semplıcemente bısogna lancıarsı nel traffıco) e, purtroppo, orde barbarıche dı turıstı.

cıo' non ımpedısce dı trovare luoghı pıu, tranquıllı oppure popolatı dı solı turchı, anche perche' ce ne sono tıpo 13 mılıonı quı ıntorno...

tıpo non al gran bazar, tra l'altro un luogo fantastıco, da mılle e una notte, ma proprıo per questo affollato dı turıstı e cıanfrusaglıe, ma anche solo nelle vıe ıntorno che brulıcano dı gente dedıta ad affarı lecıtı e forse meno lecıtı



due pıccole perle:

santa sofıa. luogo mıtıco per eccellenza, non ha molto oltre a se stessa. puro spazıo, ı mosaıcı sono poca cosa rıspetto a quellı che sı possono trovare ın ıtalıa, ma l'arıosıta', la luce, ıl respıro delle volte e delle colonne sono veramente unıcı

la basılıca cısterna. antıca cısterna per l'acqua fatta costruıre nıentemeno che da gıustınıano. nonostante ıl casıno deı turıstı che chıudessero ognı tanto la bocca e stessero ın sılenzıo farebbero cosa buona e gıusta l'arıa anche quı e' semplıcemente ındescrıvıbıle. e devo ammettere che l'allestımento molto scenografıco. una moschea per solı pescı sı potrebbe dıre. e che pescı! carpe enormı che nuotano pacıfıche ın mezzo a questa selva dı colonne antıche e sılenzıose. ne vale veramente la pena andarcı

ultıme note. foto deı ragazzı che mı ospıtano. ın partıcolare due dı loro hanno notato la spılla dı pıppa che porto attaccata allo zaıno. chıacchera qua chıacchera la' vıene fuorı che hanno organızzato qualche tempo fa una manıfestazıone pro femmınısta dı solı uomını per mostrare che non sono solo le donne a desıderare un'effettıva uguaglıanza. ıl tıtolo della manıfestazıone era NON SIAMO UOMINI.
per chı vuole questo e' ıl lınk al blog che hanno fatto sull'ınızıatıva
partıcolare: erano vestıtı da sposa!

un saluto oggı con un rıcordo specıale per leı

cıao cıao

Andrea


p.s. ovvıamente ıerı sera a cena e' partıta una jam sessıon mandolıno baglama...

mercoledì 17 settembre 2008

il meglio deve ancora venire

E' questo il titolo del viaggio. Non nel senso che non bisogna mai fermarsi, ma nel senso che quando meno te l'aspetti, le cose vanno male, non come vorresti... arrivera' sempre di meglio, anzi, il Meglio.

Per chi sa i retroscena, questo e' il messaggio che lasciai ai chiaucesi un'alba di 2 anni fa.
Per gli altri ecco il racconto.

Ci eravamo lasciati alle porte di monte Athos.
Dopo una nottatella agitata a causa di una pesantissima mousaka piombata come travertino nel mio stomaco vorace, alle 7 e mezza in punto mi presento (in calzoni lunghi per fare buona impressione...) all'ufficio permessi. Presento il mio passaporto e per tutta risposta mi danno una busta con dei numeri di telefono. "Le richieste vanno avanzate a Salonicco. Ma oggi (domenica) e' chiuso, quindi devi chiamare domani e il permesso forse arriva per martedi'..."
E va be', non era destino... il primo autobus parte dopo 2 ore. Altre 3 ore di viaggio per Salonicco + attesa indefinita + bus per la turchia forse... ma vi pare possibile.
Consultando la mappa vedo che in realta' sono a pochi chilometri (una cinquantina) dalla strada costiera per la turchia quindi... autostop. Male che vada tra qualche ora mi piglio lo stesso l'autobus.
Dopo 10 minuti si ferma un'auto con quello che evidentemente e' un novizio ortodosso, barba lunga, codino, nerovestito. Parla solo greco, qualche parolina inglese, insomma, un passaggio pero' me lo da'.
Riesco a spiegargli il disappunto per la mancata visita dei monasteri di Agios Oros (questo il nome tecnico del luogo).
Riesce a dirmi: "Be', perche' non vieni con me al mio monastero, stai li' a mangiare con noi, ti diamo da dormire e domani trovi qualcuno che ti porta dove devi andare!"
Et voila', di colpo eccomi catapultato in un autentico (non turistico) monastero ortodosso. Il capoccia, pater Iknethios (almeno credo si chiami cosi'), mi da' una stanza un po' incazzoso dicendomi che comunque mi possono ospitare solo un giorno.
La faccio breve.
Solo oggi, dopo 3 giorni mi sono riuscito a sganciare!
Il giorno dopo stavo partendo e mi dicono, ma stai ancora qui oggi. Nel pomeriggio mi portano in una loro campagna a Sarti, di fronte a monte Athos, a vendemmiare.
In un pomeriggio e una mattinata (con nel mezzo una messa notturna di 3 ore in una cappella ricavata nel soggiorno) abbiamo fatto 20 e piu' cassette di leuko' ke mavro' stafilia, uva bianca e nera.
E ieri sera hanno incaricato il monaco che parla italiano di dirmi che volevano restassi ancora con loro... la mia barba si era adeguata, ma sinceramente la sveglia ogni mattina alle 4 per tre orette di preghiera e la dieta costantemente a base di fagioli (e ovviamente uva) non mi andava troppo.

Ora sono ad Alexandroupoli, quasi al confine con la Turchia.
Domani sera, se tutto va bene, Istanbul!!!!

un abbraccio e a risentirci presto
k

p.s.: a un certo punto, nella maratona notturna, e' partito un amen che solo la A e' durata un minuto e mezzo, da far impallidire qualunque esperto melismatore napoletano...

p.p.s.: accidenti, il gestore qui mi ha detto che non posso scaricare le immagini dalla macchina fotografica. per ora beccatevi solo le parole, appena possibile le aggiungo!

sabato 13 settembre 2008

lourdes o rimini


scrivo da ouranoupolis, la porta di monte athos.
si' avete capito bene, ragazze, quel posto cui voi non potrete neanche avvicinarvi a meno di 500 metri! devo ancora capire quali sistemi hanno per evitare che cio' accada, vi faro' sapere.
visto che vado dove donne non ce n'e' e non ce ne saranno per reazione spero che tutte le fanciulle vadano stasera e domani ai concerti degli spakka, cosi' faccio loro un regalo.
sono partito stamattina da salonicco e dopo quello che e' parso un viaggio interminabile sono arrivato in questo luogo ameno, almeno ameno sarebbe. se non fosse per l'invadente quantita' di negozietti di souvenir, oggetti sacri, rosari, icone e ristoranti, alberghi, affittacamere. il tutto contornato da scritte in cirillico, da cui deduco di trovarmi nella rimini/lourdes dei (poveri spero, cosi' risparmio un po') russi o bulgari. (la foto sopra e' ancora ioannina!)
il viaggio e' stato per lo meno allietato da una stramba coppia di anziani. lei sicuramente greca, lui non l'ho capito. tra loro parlavano tedesco ma con qualche parola inglese. con me si rivolgevano in francese. e mi hanno spiegato un po' di cose sulla zona, quella e' la citta' natale di aristotele, qui serse costrui' un canale per aggirare la flotta greca. sono rimasti colpiti da alcune parole italiane che ricordavano loro il latino studiato a scuola. e vorrei ben vedere!
ieri sera a salonicco c'era il delirio! me la ricordavo gia' piuttosto vivace, ma arrivarci un venerdi' sera estivo... locali letteralmente stracolmi, tavolini per strada, la fiera piena di gente, lo spettacolo di joaquin cortes, per cui traffico.

l'unica cosa impossibile da trovare l'ufficio informazioni e l'ostello. nessuno sa dove siano. quindi mi hanno indirizzato verso qualche alberghetto fetido in centro. quasi impossibile dormire fino alle 4 per la quantita' di gente in strada!
io dopo una cenetta a base di gyros, gelatino e passeggiata mi sono eclissato. tutta questa folla mi turba un poco. oddio, mi piace perdercimicisi dentro, ma forse la stanchezza per le ore di bus mi aveva sfiancato...
aspetto di vedere il bordello di istanbul per stupirmi del tutto!
baci
k

venerdì 12 settembre 2008

chi non cambia mai idea e' un fesso

ritiro tutto quello che ho scritto... o quasi, igoumenitsa fa schifo, ioannina invece e' veramente graziosa!
avevo semplicemente camminato nella direzione sbagliata...
il centro storico e' costituito da vicoli acciottolati letteralmente straripanti di negozi e caffe' sempre affollati di gente. e' vero, un po' trascuratelli, ma sembra che l'estetica delle costruzioni non sia il vero obiettivo. per parafrasare battiato: ioannina mi ricorda istintivamente bucarest... che non e' necessariamente un paragone denigratorio!
il lungolago e' veramente carino e farebbe invidia alle nostre citta' lacustri, visto che e' anch'esso costellato di bar e locali trendy che il caffe' frigerio abbasserebbe le orecchie!
e per fortuna mi sono fermato ieri sera, per godermi una tranquilla serata con passeggiatine, cenetta in taverna.
tu sei italiano calabrese... no, veramente... e via che parte la chiaccherata con ex studente anarchico di architettura a firenze, ovviamente alla domanda ma perche' gli italiani votano berlusconi faccio presente che sono in fuga...
anche stamane una barista appena ha capito che sono italiano ha cominciato a raccontare le sue vacanze estive.
diciamo che raccogliamo abbastanza simpatie, almeno in questa parte di mondo.
mi fermerei un po' di piu', ma il minareto profuma di oriente e mi attira sempre piu' verso i luoghi dove sorge il sole.
un abbraccio ed ellare malaka a tutti quanti
k

giovedì 11 settembre 2008

mamma che brutte citta'

eccomi qui.
sono a ioannina, capitale dell'epiro.
il viaggio per ora va bene, a parte lo zaino pesante piu' del solito nonostante il taglio drastico del contenuto gia' in partenza. saranno i 4 panini di mamma' sara' il bottiglione d'acqua appeso ma a me... oddio, qualcuno ha appena detto ellare malaka, sembra armando...
sono in un internet point a ioannina, a dir la verita' il piu' moderno mai visto. credo sia in realta' (oddio, un altro ellare malaka) un centro per videogiochi su internet quindi attrezzato con computer nuovissimi e schermi giganti (qualche ventina di pollici).
per il resto tutto ok.
due commenti su quanto visto finora.

brindisi (foto qui sopra e qui sotto): non e' attrezzata assolutamente per i turisti, se non quelli in transito; il deposito bagagli e' chiuso per decreto del prefetto per motivi di sicurezza. quindi l'unica e' portarsi il peso sulle spalle per tutto il giorno.

le citta' greche: sia igoumenitsa sia ioannina non hanno una forma riconoscibile. sembra che siano state devastate dalle bombe e ricostruite. oppure non hanno mai avuto un centro storico, come noi lo intendiamo. piene di negozi, i caffe' traboccano di gente all'inverosimile, ma il tutto in palazzi anonimi e sinceramente brutti.
non che brindisi un volto ce l'abbia, ma quanto meno il corso e' ben curato, pedonale, con panchine, caffe' all'aperto ed un'immagine che, per intenderci, valga la pena fotografare.
per ora dalla grecia e' tutto. a presto
k

la baia di igoumenitsa stamattina!

martedì 9 settembre 2008

amuleti


ecco qui, alfine!
Forse ce la faccio (anche se ho già perso il primo treno...)!
Lo zaino è chiuso, la casa svuotata, la doccia fatta (tra 2 minuti), la mamma (augh!!!) quasi salutata
Con una serie di amuleti per tutti i gusti (una testa bruciata, una conchiglia di san giacomo, due pietre, un sole, un cavalluccio marino, una spilla di pippa), due taccuini da viaggio, tre bussole e tre coltellini svizzeri, più innumerevoli rosari alla madonna della candelaria (statua che mia madre tiene in bella vista sul tavolo in soggiorno), un rito vodoo fatto alle 3 di notte bruciando una bambola santera (la cui testa è l'amuleto di cui sopra), un fiammeggiante rito medievale a base alcolica,
ciò premesso posso affermare senza ombra di dubbio:
di avere molti amici animisticosuperstiziosi
di avere molti amici che ci tengono a che ritorni
di non avere problemi, con una protezione simile posso andare anche a bagdad rubare un tappeto volante e solcando i cieli proibiti iracheni ed iraniani atterrare a kabul illeso
a presto le prime notizie dal viaggio!
dimenticavo... per chi volesse scrivermi personalmente l'indirizzo è
andrea.cusmano@gmail.com
baci

lunedì 8 settembre 2008

cusmadays



olà amici,
si stanno concludendo i due giorni due di festa di saluto... nel senso che non sono riuscito a partire stasera e allora è ripartita la grigliata...
...comunque cominciamo bene... dopo la festa di ieri sera mi è sparita la macchina fotografica (qualche maligno ha commentato: "va be', te l'avrebbero fregata nel primo posto... no primo no, ma sicuramente te l'avrebbero fregata... meglio prima che poi, almeno viaggi leggero..."
che il guadagno gli finisca tutto in radiografie!
ciononostante sono riuscito a reperire alcune immagini!
grazie a tutti e a presto
k

giovedì 4 settembre 2008

addio, Luciana


addio, Luciana...

...proteggici tutti dal paradiso delle auto, dove non ci sono semafori né ingorghi, ma fiumi di benzina e d'olio minerale.

Grazie!

k