domenica 2 agosto 2009

a volte ritornano


A volte si hanno déjà vu.
A volte si incontrano paesaggi già incontrati in altre parti del mondo.
A volte si scattano foto giá scattate altrove.

A volte si incontrano compagni di ostello che diventano compagni di viaggio.

Nell´estremo nord dell´Argentina, dove la pianura cede il passo alle montagne aspre e dure: le Ande.

A volte con tutto il repertorio di stereotipi che da noi si conoscono, ma altre volte con sorprese più o meno gradevoli.

La cosa ancora più affascinante è sicuramente il paesaggio.
A volte i pueblos ricordano paesini della campagna sicula (prima della speculazione edilizia, certo).
A volte per il colore della terra e delle case.

A volte per gli animali che pascolano tranquilli più o meno liberi.

A volte per i campi bruciati dal sole e dal vento.

A volte per le fiumare assetate d´acqua.

A volte per i monumenti solitari.

Oddio, non ho mai incontrato in Sicilia un cerro de las 7 colores, come a Purmamarca.

Peró sicuramente luoghi come Tilcara, come le rovine del pucara, l´antico villaggio inca.

La garganta del diablo, una splendida gola scavata nei secoli dall´acqua e dal vento.


A volte si incontrano saline non al mare, ma in un altipiano circondato da alti monti e sovrastato da un cielo che più blu non si può.

A volte ci si sente come un dio, nulla puó fermarti.

A volte bisogna andare molto in alto prima di poter scendere.

A volte si raggiunge il karma e si succhia tutta l´energia di un luogo magnifico, potente, quasi cercando di fermare il tempo che purtroppo scorre impassibile.

A volte si prende la strada del ritorno.

Ritorno che comincia domani.
k

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo penso, ultimo tuo post, prima del rientro in Europa, racchiuda effettivamente qella sintesi che talvolta si esprime così." tutto il mondo è paese."
Qei paesaggi potrebbero essere Turchi, iraniani, siciliani,Australiani,ma evidenziando una forza della natura incredibile.
e...rifletto su quelle distese di sale a quell'altezza e sul tempo...si sul tempo, su ciò che avrà avuto forse un inzio e chissà se avrà una fine.
Quanto tempo è passato affinchè quello che forse era un mare o un lago diventasse ora a quell'altezza una miniera di sale!
Le altre lunghe riflessioni li lascio alle e-mail.
baci mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

onelia ha detto...

e il deserto di sale della bolivia?
e le cascate iguazu?
e gli states?
noooooooooooooooo, non si fa così, uffa.

Anonimo ha detto...

Tutto bello Andrea: belle foto, bei paesaggi, bella gente, bei cartelli stradali, bello in generale anche il tuo look da viaggiatore errante che mai si arrende.

Forza e coraggio.
Il mondo è di chi ha coraggio!

Giacomo

onelulu ha detto...

really?

Anonimo ha detto...

Momenti di riflessione necessari ,per trovare "l'energia"atta a farti imboccare la strada del ritorno.....a casa.Altos del Morado-JUJUY-4170 m.,in mezzo alle ANDE,visione del paesaggio incantevole,sosta per farne parte e...via.Picciottu,"lu karma"sapi tantu di tempu persu:nuatri tutti vivi semu e... t'aspittammu pi atri viaggi chiù ricchi di cunuscenza.Abbracci

Michele ha detto...

"Le cose di ogni giorno, raccontano segreti
a chi le sa guardare, ed ascoltare"
Sentendo l'incipit di questa canzone in macchina (su richiesta della mi' figliola), mi sei venuto in mente. Pensavo se tutta questa attenzione alle cose l'avresti poi portata con te a casa, nella quotidianità. C'ho pensato un attimo e mi sono detto che in effetti mi pare tu l'abbia sempre avuta questa attenzione.

Altro pensiero era per un testo che avevo letto al liceo di un autore (non ricordo il nome) che parlava del ritorno di un suo grande amico da un viaggio molto lungo: alla partenza l'aveva accompagnato lui al treno, ma al ritorno non era voluto andare ad accoglierlo perchè, scriveva, i viaggi cambiano le persone. Presentarsi ancora come grande amico sarebbe stata una forzatura da parte sua verso una persona che aveva vissuto esperienze che sicuramente l'avevano cambiato. Avrebbe aspettato che fosse il viaggiatore, eventualmente, a ricontattarlo.

Anonimo ha detto...

Faccio mio il pensiero riportato dai signori Campana perchè più volte in famiglia abbiamo discusso che, dopo una sì lunga e variegata esperienza, dopo i numerosissimi contatti con tante diverse realtà ed umanità, tu rientrando avresti avuto difficoltà a riadattarti ad un vivere piuttosto condizionato e condizionante che è purtroppo la nostra quotidianità.
C'è poi il contrasto netto con quanto scrivesti prima della tua partenza:"...vi molla per un annetto, vi racconterà dell'esperienza al suo ritorno. "
Come già ti scrissi l'esperienza è personale è un qualche cosa che tocca la sensibilità di ciascuno,è una incisione che avviene su materiali diversi , quindi con diversi risultati.Tieni per te,nel tuo animo tutto ciò che hai provato,tutto ciò che senza dubbio ti ha arricchito ,ma come giustamente ti hanno riportato i "Campana"( penso sia un pensiero di Pirandello) tu sei ormai cambiato.
L'esperienza , il trascorrere del tempo cambia sia gli uomini che le cose.
Parti da quì ora per continuare il tuo cammino.Baci
La tua mamma.