giovedì 7 maggio 2009

fiori


Uno dei problemi che si incontrano nei paesi computerizzatamente piu' sviluppati e' la relativa scarsita' di punti internet disponibili. Ognuno ce l'ha gia' a casa quindi perche' aprire un locale apposito? Sinteticamente ecco spiegata la distanza tra un blog ed il successivo. In secondo luogo ero troppo impegnato a godermi il viaggio.
Qualcuno ha scritto che non posso ormai andare piu' lontano di cosi'... si puo' fare di meglio! Per ora procedo verso climi piu' tiepidi dirigendo la prua della barca verso nord.
La costa e' meravigliosa, una sequenza infinita di spiagge e faraglioni dove le onde si infrangono prepotentemente, offrendo a un gran numero di surfisti/e opportunita' di dimostrare il proprio valore.
O semplicemente di godere di una passeggiata sul bagnasciuga.
Non mi sento ancora pronto per dimostrare il mio di valore sulla cresta delle onde e, soprattutto, l'acqua e' ancora freschina...
Piu' che altro mi dedico alla natura. Viste anche le tracce di nuova fauna.

E finalmente eccolo, l'animale piu' cute che esista nel continente. Una palla di pelo dedita a masticare foglie di eucalipto aggrappata ad un albero.
Qualcuno non apprezzera' questa descrizione del koala, ma che volete che faccia, piu' che mangiare e grattarsi? Soprattutto colto - purtroppo - all'interno di un parco naturale, quindi un luogo tutto sommato protetto.
Piu' interessanti sociologicamente questi pavoni impegnati a pavoneggiarsi per la conquista della propria compagna.
Come gia' detto, io osservo. Ma la sensazione, terribile, e' di perdere tempo. Il viaggio verso nord e' lungo, le distanze enormi. E l'idea che mi sto facendo in testa e' che l'Australia non sia una terra adatta ai viaggiatori. Soprattutto europei.
Non dice niente di nuovo.
Si tratta di una societa' di stampo anglosassone. Quindi tutto funziona al meglio, i mezzi di trasporto (con le eccezioni gia' descritte), le case, le famigliole, i prati perfettamente tosati.
Qui l'allegra e incasinata famiglia che mi ha ospitato a Toormina (con due o, ma credo sia stato un errore dei primi geografi).
Ma grazie al clima piu' mediterraneo anche la gente e' piu', come dire, sciallata, rilassata, take it easy. Ma sempre europea.

La citta' di Brisbane, dove mi trovo ora, risponde perfettamente alle aspettative.
Come gia' Melbourne e Sydney il centro e' caratterizzato da grattacieli, giardini, zone pedonali, negozi.
Anche qui nel parco ci si prende a mazzate durante la pausa pranzo.
Anche qui proliferano le gallerie d'arte moderna, molto interessanti perche' dedicate soprattutto all'arte locale, chiaramente globalizzata, ma con caratteristiche piu' peculiari in particolare per l'influenza dell'arte aborigena.
Alcune significative novita'
Ci sono piu' chiese che cristiani.
Qualcuno fa il gioco delle tre carte, in mezzo alla pubblica piazza. Questo si' che e' un segno di apertura...
Il clima rilassato si vede nel gran numero di persone che semplicemente siedono sulle numerose panchine del centro pedonale, leggendo un giornale, chiaccherando o aspettando qualche concertino. Come si vede l'intera via e' attrezzata per diventare un vero e proprio palco per performance musicali.

Qualche curioso residuo di una passata expo mette l'accento su quello che dicevo prima.
L'Australia - purtroppo - sembra non avere niente di nuovo da dire.
E' come mangiare un buon piatto di pasta dopo aver assaggiato delizie esotiche. Ottimo, ma gia' noto.
La conclusione temporanea e' che non e' un luogo adatto al viaggio di un mese.
E' piu' adatto a viverci...
Soprattutto quando queste sono le notizie che giungono dall'Italia. E' due giorni che sui giornali distribuiti in metropolitana campeggia un faccione conosciuto.
Per chi non conosce l'inglese. Il protagonista, riferendosi alle procaci compagne di vignetta, afferma: "ho in mente una buona posizione per entrambe".
Tranquilli, non ho ancora trovato il posto giusto, ma - lo dico per tutti - e' un paese da considerare. Proprio perche' e' familiare, accogliente, vicino. Non c'e' niente da temere, non ho ancora incontrato i coccodrilli, si sta bene.
C'e' veramente chi gia' si e' trasferito, alla ricerca della pace interiore ed esteriore.
A Nimbin, nelle colline alle spalle di Byron Bay, e' attiva una comunita' hippie, fricchettoni, "figli dei fiori" diremmo noi, che organizza una volta all'anno una bella festa.
Anche qui, il modello e' quello di tanti festival europei.
Mercatini etnici, singolari personaggi che sfilano per le strade.
Per chi c'e' stato: come Andancas o Saint Chartier o Pelago, ma piu' piccolo, con meno musica e soprattutto non folk.
Uno dei migliori gruppi, dal Giappone, carichi di energia dub.

La star locale e' un'energica giovane cantante che tiene il palco con la sola chitarra acustica: Diana Anaid
Una meravigliosa e colorata parata di pullmini volkswagen, qui detti combi.
Non poteva mancare chi vuole suonare i bonghi come se fosse in Africa... (citazione musicale!)
E finalmente qualcuno la cui presenza nelle citta' non si sente, dato lo stampo europeo delle stesse: gli aborigeni.
Europeizzati anche loro, va bene, ma presenti eccome.
Insomma, una casa ancora non l'ho trovata, ma certo un bel po' di bella gente.
k

10 commenti:

Anonimo ha detto...

interessante....
molto interessante...

penso che tornerai presto a sentire tracce di "nuovo", nuove frontiere, proprio perchè così vicine a qualche nostra radice più profonda.. ma laggiù.... next stop... oltre l'oceano pacifico... nuovo mondo... e se ... se è come penso... se è come interpreto questo viaggiatore...
sarà una altra lunga scoperta... diversa da quella asiatica... ma con nuove sconosciute profondità di vibrazione...

l.

Michele ha detto...

Direi che la citazione si rifà all'ultimo albun degli Elio e le Storie Tese, la canzone in cui al Parco Sempione c'è il tipo tossico che suona i bonghi e lui gli dice "Piantala con sti bonghi non siamo mica in Africa porti i capelli lunghi ma devi fare pratica sei sempre fuori tempo così mi uccidi l'Africa che avrà pure tanti problemi ma di sicuro non quello del ritmo".

Comunque devo dire davvero che la foto http://4.bp.blogspot.com/_F6HpCLLmEps/SgKRzVOGTNI/AAAAAAAABjM/XAZ_kyKPjHY/s1600-h/CIMG0771.jpg vale veramente tutto il viaggio che hai fatto fino ad ora... :-)

Anonimo ha detto...

E...dall'Italia altre nuove!
Una persona a te nota si presenta nientepocodimeno alle elezioni provinciali!
In palio se indovini c'è una fiammante SkodaFabia Wagon.
E' uno dei contentini di...sistemazione come i giornali australiani scrivono.M

Anonimo ha detto...

Da quel che vedo Brisbane non era un luogo adatto per viaggiatori"tardi".M

katia ha detto...

palla di pelo a chi????

Anonimo ha detto...

ciao piedi
luz

Anonimo ha detto...

Melbourne,Sydney ed ora Brisbane:si è un "pezzo d'Europa"trasferitasi e cresciuta in terra australiana.Come?Perchè?Un paio di giorni a Canberra(la capitale)completerebbero la tua analisi,come percorso storico,sociale,scientifico e tecnico:trattasi di capire l'evoluzione dell'ordinamento legislativo,ma sopratutto del mondo dell'Istruzione e della Ricerca "australiana";University House,al"The Hotel at the Australian National University c'è un fantastico appartamentino-pensatoio per i novelli viaggiatori europei degli anni 2000:proprio dentro il Campus-Città.

Anonimo ha detto...

belle le spiagge con i surfisti!

giacomo

Anonimo ha detto...

Bella Gente:si,è cosi.Il vecchietto aborigeno,suonatore con chitarra e mandolino,l'altro giocatore delle"tre carte",ma sopratutto i giovani in gruppo allegro e spensierato,di vario colore e provenienza,costituiscono la "tua casa",personalissima.
Auguri affettuosi per la capacità di saperla ricreare e\o ritrovare anche....in altri continenti.Abbracci.

Anonimo ha detto...

Ciao Cusmy..come procede?..bellissima la foto dei Pavoni..me ne porti uno? daiiiii
Un bacione Madda