mercoledì 11 febbraio 2009

luci


Dubai.
Un trauma vero e proprio.
Le luci.
Le donne scoperte (non solo il capo). Le insegne luminose. I centri commerciali. I grattacieli. La birra.
Dopo l'austerita' iraniana e' quasi sconvolgente arrivare in questa oasi di consumismo sfrenato. La citta' di Dubai e' un susseguirsi di centri commerciali, shopping mall, grattacieli, strade a piu' corsie.

Non che in Iran non ci fossero, ma molto piu' radi e - come dire - piu' sobri, forse solo meno moderni, in una parola piu' austeri.
E in un sussulto di fondamentalismo mi verrebbe anche da dire: per lo meno li' sono coerenti. Qui c'e' veramente di tutto, ma le vere donne arabe portano chador e a volte il velo che lascia scoperti solo gli occhi. Complimenti per l'ipocrisia.

Ma, come dicevo, e' solo un attimo, poi mi godo spaesato questa metropoli.
Di metropoli si tratta a tutti gli effetti. Soprattutto per la presenza di genti di tutte le razze, riconoscibili oltreche' dall'aspetto fisico anche dalla differente foggia degli abiti.

Arabi dalle bianche tuniche

Indiani dai larghi pantaloni

Donne africane dagli abiti multicolori, turbanti, kefiah, veli. Cinesi. E occidentali, turisti dai calzoni corti, manager in giacca e cravatta, ragazze in canottiera.
Anche l'architettura dimostra questa essenza multietnica.


Le antiche case della Dubai vecchia, un minuscolo paese di pescatori sviluppatosi tanto rapidamente quanto in maniera disordinata, sono immerse in una selva di edifici occupati soprattutto da indiani. Ed e' un piacere annusare gli odori che provengono dai numerosissimi ristoranti e locali.
In alcuni angoli - giuro - si ha addirittura la sensazione di essere a Venezia.

In altri Londra, la zona dei Docks.

Ovunque e' un cantiere, si costruiscono strade, ponti, torri altissime. Neanche di notte ci si ferma.

E di notte i numerosi occidentali qui per lavoro trovano sfogo nei numerosi pub o club. Pare di essere veramente in Europa.

Lo skyline di Sharjah.

Il tramonto. L'immagine ricorda un po' 1999 fuga da New York.

Le giostre!!! Mi son sentito un cretino a fotografarle, ma erano mesi che non ne vedevo una!

Gli shopping mall.

In uno ci ho messo 20 minuti a trovare l'uscita. Nel frattempo ho incrociato un bellissimo acquario, con tanto di squali, mante e cernie giganti.

Nello stesso ci ho messo 10 minuti a trovare l'entrata.
Sara' che non li sopporto i centri commerciali Anche se in fondo non sono che la versione moderna dei bazar incontrati sinora. In effetti in ogni citta' a ben pensarci l'attivita' principale, almeno nei centri storici, e' il commercio. Ma mentre un tempo nel mercato ci si arrivava a piedi o in carretto oggi ci si va in auto. E qui sta il problema della citta'. Non e' assolutamente a misura d'uomo. Sia per le dimensioni, spostarsi da un punto all'altro implica mezzorate di autobus, sia perche' tutto e' progettato per l'auto. Le ampie vie non sono viali in cui sia gradevole passeggiare.
Sono vere e proprie autostrade a 6 corsie, senza un solo attraversamento pedonale.
Anche nella zona residenziale i marciapiedi finiscono nel nulla o contro la recinzione di un cantiere. Le tanto amate rotonde saranno comode per incanalare il traffico, ma allungano il percorso di un pedone di qualche decina di metri. E rotonda qui e rotonda la' i chilometri aumentano.

Al di la' delle polemiche da critical mass i retroscena della ricchezza si vedono e come. La citta' e' come gia' ho detto letteralmente invasa da indiani. Perche' sono una manodopera economica. E lo sviluppo ipertrofico di questa metropoli ne ha un bisogno disperato. Accanto alle luci ci sono sempre anche le ombre.
Insomma, post disordinato come disordinate sono le impressioni che mi da' questo luogo. Un'amica mi ha scritto: Dubai e' assurda! come la si racconta?
Ci ho provato.
k

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza aver letto la fine del post a papà avevo detto :"che disordine di città".
Forse perchè non amo i grattacieli non vivrei mai in città simili! non sono per nulla a misura di uomo! ho fatto bene a non venire.

Anonimo ha detto...

luci,di giorno e di notte,gente varia,a volte in continuo movimento.Gli indiani che lavorano a ciclo continuo,anche di notte.Le giostre per i bambini,i pesci dell'acquario,i grattacieli,le ragazze a volto scoperto:forse,forse....bisogna mimetizzarsi meglio,all'occidentale,con taglio dei capelli-barba-baffi e camicia colorata

Anonimo ha detto...

La metropoli,venuta sù rapidamente,in pochi anni,quale incrocio di gente di tutte le razze e dai vari continenti,per la naturale propensione commerciale degli Arabi.Nei momenti di relax ognuno "sceglie" o và a cercare il proprio "angolo":con il piacere dell'annusare gli odori del quartiere antico,pieno di ristoranti indiani,mi hai riportato un pò ai tempi della mia "VUCCIRIA".

Anonimo ha detto...

Andrè che hanno lavoro per noi? ;)
Giuseppe

Anonimo ha detto...

va che bello Andrea, hai visto il grattacielo più alto del mondo!

Giacomo

Unknown ha detto...

in questo periodo ho trooooppa voglia di metropoli! dubai me la visiterei molto volentieri... ciao cusmino giulia

ms ha detto...

Ho provato un leggero senso di delusione quando la tua strada non proseguiva verso Est... ma ...il tuo racconto di Dubai mi ha incuriosito. L'ho letto con attenzione e l'ho trovato molto interessante.
Mi piace (e mi affascina) l'architettura degli alti grattacieli, mi ricordano un po' il Bund di Shanghai ... Buona strada ovunque tu vada!

ViNs ha detto...

Ciao Cugino!!vedo che il tuo viaggio procede bene!!che bello..poter seguire la tua esperienza..TI AMMIRO!
Un forte abbraccio dalla Spagna e un grande in bocca al lupo!!
Vincenzo C.

onelulu ha detto...

sembra HK! pero' HK ha degli ottimi mezzi di trasporto pubblici e si gira bene anche a piedi... quindi vai a HK! ciao