La ricerca della spiaggia perfetta, accompagnata ovviamente dal desiderio di esplorare altro di questo meraviglioso paese, mi ha portato negli scorsi giorni a Penang. Qualcuno la definisce la Perla dell'oriente.
E la citta' di Georgetown e' sicuramente una delle piu' interessanti che abbia finora visitato. Ben rappresenta la situazione sociale della Malesia. Anche qui un bel frullato di cultura cinese, indiana, malese ed inglese. Nelle zone di rappresentanza si sente fortissima l'aria coloniale.
Ma nel tessuto delle bianche viuzze porticate e' la Cina a fare la parte del leone. La citta' trabocca letteralmente di edifici che ricordano come la presenza cinese sia stata estremamente rilevante per il suo sviluppo.
Numerosissime sono le case dei clan, ossia i luoghi dove ancora oggi si ritrovano i membri di una famiglia per discutere o anche solo farsi una chiaccherata e una bevuta insieme.
E' un'esplosione di colori e forme. Draghi, piante, animali, uomini. Un trionfo barocco di racconti e storie intagliati nel legno e scavati nella pietra. Una simbologia che non sempre riesco a comprendere data la sua complessita' e la sua estraneita' al nostro mondo. Beh, qualche volta mi pare di riuscirci, anche se credo i significati siano in realta' molteplici e variegati.
Pare che per questa casa perfino l'imperatore cinese si sia arrabbiato perche' era da molti ritenuta piu' bella del suo palazzo.
Ovviamente altrettanto numerosi sono i templi dove e' facile trovare i devoti che accendono incensi e pregano le varie divinita'.
Sulla collina che domina la citta' si erge il bellissimo tempio buddista di Kek Lok Si. Pagode e sale di preghiera piene di semplici visitatori, pellegrini, mendicanti o famigliole in gita.
I bambini paiono forse un po' annoiati, ma qualcosa di divertente a cercare bene lo si trova.
Quando si dice
repetita juvant...Ma e' gia' tempo di muoversi. Con un autobus notturno mi sono trasferito sulla costa orientale, che conto di esplorare un po' meglio.
Prima tappa: Kota Bharu.
A pochi chilometri dal confine con la Thailandia, decisamente ha un carattere diverso.
Lo si percepisce subito dalla preponderante componente malese musulmana.
La citta' stessa si definisce
Islamic city. E il mercato ricorda nel suo caos i bazar gia' incontrati nei mesi precedenti. Frutta e verdura, pesce fresco e secco, spezie, tessuti e pentolame.
Non puo' mancare la nota macabra.
Citta' islamica, ma nella sua campagna si trova uno dei monumenti piu' interessanti. Probabilmente la piu' grande statua del suo genere in tutta l'Asia sudorientale.
Un Budda sdraiato lungo quaranta metri.
Gli occhi a pampinedda del Budda, unitamente allo scrosciare dell'acqua nella vasca con le carpe, la calura torrida, le fresche frasche. Tutto invita alla meditazione profonda, alla scoperta del proprio karma
(come mi disse una signora romana su un autobus durante una gita: giusto, ce vole carma co' sti regazzini!), all'interiorizzazione dello stormire delle fronde, del canto degli uccelli.
Aggiungeteci una noce di cocco ed avrete non raggiunto il Nirvana, ma un po' di pace dei sensi di sicuro.
Ulteriori incontri della giornata.
La bambina buddista. O meglio, la figlia della signora che gestisce il bar annesso al tempio buddista.
Walid e Mustafa.
Dei locali mi hanno fermato e mi hanno detto: la' ci sono dei tuoi amici... insieme a me gli unici stranieri sulla spiaggia di Kota Bharu, al tramonto riempitasi nel frattempo di gente che passeggia, chiacchera, pesca o fa volare un colorato aquilone.
Paradossalmente cosi' diverso un altro tramonto su una spiaggia di Penang.
Spiaggia ideale trovata? Non ancora. Sono molto sofisticato. E qui c'e' troppo vento, e li' l'acqua e torbida, e la' arrivano le barche e sporcano, e qua invece le meduse.
Ma mi hanno garantito che nella prossima tappa dovrei trovare quel che cerco.
k
56 commenti:
accidenti, belle foto. Non so dire quale sia la più bella.
Però sicuramente colloco tra le prime:
1) i piedi sull'amaca
2)il budda che si pulisce le orecchie
3) la capriola a testà in giù sulla spiaggia!
e vuolà... classifica fatta!
Buon mare.
Giacomo
Le bellissime foto sono in sintonia con il tuo umore decisamente buono.
E.........vualà ....la foto a testa
in giù mostra chiaramente la scomparsa dell'antico pancione
Tra non molto l'incontro con due kanguri!!
Baci
penang mi era sfuggita... ed ora è quasi come se ci fossi stata...
la foto con la mano cornuta del buddha entra di diritto nella mia hit parade!
l.
guarda sei rosso quasi quanto me in viso... ma non per il sole, ma per la febbre a 39!
di la verità la panza la tenevi dentro per la foto!!!! :-P
buona continuazione
Walid e Mustafa sono vestiti con il tipico vestito da tovaglia dei carnevali cusmanici. Chi ha conosciuto i fratelli Cusmano (Giacomo e Andrea) negli anni Novanta di sicuro se lo ricorderà.
Esplendida viagem!!! Desde o inicio que te tenho seguido aqui no blog, és o meu héroi por teres partido à aventura! Aproveita ao máximo... Saudades de Portugal, beijinhos
che memoria Onelia,
in effetti la stoffa sembra uguale. Che belle feste di carnevale. Tempi passati.
Però da loro il quadrettato è l'abito di tutti i giorni, il fatto deve far riflettere
Giacomo
ricordo poi come il vestito quadrettato di carnevale fosse apparecchiato con piatti e forchette di plastica pendenti... e come, magia, magia, per qualche successivo carnevale a venire si sia trasformato in un fantastico vestito da pagliaccio...
che ci sia un antentato malese nell'albero genealogico?
l.
VOILA'!!!
AH! Dimenticavo!
oggi quel vestito di Carnevale si è trasformato in servizio da tavola all'americana che, con l'aggiunta di uno splendido pizzo, apparecchia proprio la tua tavola Andrea! (o sta in qualche tuo cassetto o scatolone)
nulla si crea e nulla si distrugge... al più si "appizza"...
Dal versante occidentale a quello orientale della Malesia.OK:prima "salivi" ,ora stai iniziando a "scendere" nell'esplorazione dei paesaggi,con incontri sempre "nuovi".C'è però ,nel girovagare,una "costante",per noi un pò singolare :il tuo cappellino.Domanda:esigenza fisica o psichica?
Tornare a guardare le foto è divenuto quasi un esercizio quotidiano,sia per "tentare" di capire i molti perchè del tuo o\e nostro viaggio,sia per trarre da esse stimoli per la quotidianità.Es.,dalla penultima il senso della pausa,della calma;dall'ultima il senso della vacanza,della spensieratezza,dell'allegria.OK....:il proseguo!!!???
é un nuovo modo di meditare, esrcizi yoga che aiutano a tenere in modo impeccabile corpo e anima.
Forse dovrebbero farli chi vent'anni non li ha più!
Ciao Andrè.Pensavo ti fossi fermato a Messina e invece guarda un pò che popò di viaggio.Un abbraccio.
quello che stavo cercando, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
imparato molto
Si, probabilmente lo e
La ringrazio per Blog intiresny
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