sabato 3 gennaio 2009

iconoclastia



I figoni che vedete in quest'immagine (no, non quelli veri, quelli dipinti!) sono l'Imam Hossein e suo figlio Ali. Alla faccia della legge islamica che vieta di rappresentare il volto di esseri dotati di anima! Alla gente piacciono, mi e' stato detto... e tte credo! Un misto tra Sandokan e Gesu', che sbaraglierebbero qualunque avversario ad un concorso di bellezza. E vuoi che le donne velate di nero non accorrano alle cerimonie che per dieci giorni scandiscono le notti iraniane?

E' il mese di Moharram. E nei primi giorni di questo mese si ricorda il martirio di Hossein a Kerbala, in Iraq. E' una specie di Garibaldi locale, un eroe che combatteva per i poveri e gli oppressi. Il primo a morire e' stato il figlio, come si nota in questo piu' pudicamente ortodosso stendardo.








Da tre notti ormai le citta' sono percorse da intere legioni di bambini che, bardati di nero e verde, percuotono, mazzuolano a martello orchestre di tamburi, tamburini e grancasse. Preceduti e seguiti da trombe che amplificano un canto mesto e lamentoso.








In altri luoghi orde di giovani si dispongono in cerchio, la mano sinistra sulla spalla del vicino.
Un tempo il piede sinistro passa dietro quello destro. Un altro tempo e il piede destro si sposta anch'esso. Un altro tempo e all'unisono tutti si battono il petto con la mano destra. Un altro tempo di silenzio (mancano foto per rispetto della cerimonia, ma appena avro' il coraggio di chiedere il permesso le scattero'!).
Altrove, mi e' stato riferito, il protagonista e' il suono del ney, come nella danza dei dervisci.
Riti che ricordano tanto quelli della settimana santa dalle nostre parti (giu'). Tanto che anche qui c'e' gente che si percuote con catene, alcuni - nonostante esplicitamente vietato - fino a sanguinarne. Ci sono in giro stendardi enormi, anche una decina di metri, e bandiere ovunque, soprattutto in prossimita' delle moschee. Nei bazar fervono le attivita' dei fabbri per forgiare mani traforate in alluminio e stagno; lungi dall'essere la mano di Fatima, sono le mani del povero Abu Al Fas che recatosi a prendere dell'acqua fu bloccato dai nemici del fratello ed amputato prima di essere poi ucciso.


Stasera sono stato invitato a seguire piu' attentamente l'intera cerimonia. Mi sono gia' preparato all'evento!













YaHossein!
k

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se debbo essere sincera è il post meno interessante tra tutti,dico proprio tutti,quelli del blog;le foto poi un poco scarse.
sempre baci.m

DPBM ha detto...

Ciao BM, se i programmi andassero sempre secndo programma, ci saremmo incontrati in India in questi giorni... Un abbraccio forte forte!

Anonimo ha detto...

.. penso che la mamma si sia spaventata alle ultime due foto...
ma cosa significa la scritta in arabo?

l.

cus ha detto...

La scritta in arabo significa: Viva Hossein martire.
Un po' come quando giu' gridano Evviva Maria!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Tigrotto!! :)
Un abbraccio per un buon anno che ti segua per tutto il viaggio.
Giuseppe