lunedì 19 gennaio 2009

sale

Sale! Vulia mangiare na cent'anni sale...
Riprendono i concorsi a premi. Indovinate come prosegue questa canzone...

Immenso ed assolato.

Popolato da silenziose figure che si muovono eleganti. Sale o sabbia. Il deserto. A dir la verita' stando ai nostri criteri la maggior parte del territorio iraniano sarebbe da considerare desertica. Ma questi sono i veri e propri Deserti con la D maiuscola. Sterminate piane in cui per centinaia di chilometri non vi e' possibilita' di coltivazione o di insediamento umano. Solo alcune oasi sorgono come miraggi. Sono veri e propri villaggi circondati da macchie di verde, i palmeti, molti dei quali purtroppo in rovina a causa, credo, della siccita' prolungata.
Due tipi di deserto. Il primo e' il piu' affascinante. Pare neve, ma e' sale. Lasciato dall'acqua che si raccoglie nella stagione delle piogge (?) e che rapidamente evapora per il sole battente. Ovviamente non puo' ospitare alcuna forma di vita. Questi gli unici abitanti ritrovati.
Il secondo e' il piu' classico, almeno nell'immaginario collettivo. Grandi dune di sabbia rosa entro le quali si muovono piccoli animali, volpi, uccelli, scarafaggi, serpenti, capre. Se ne riconoscono le impronte qua e la' tra i piccoli arbusti.

Cosi' un viaggiatore italiano descriveva anni fa questa zona, ma da allora certo poco e' cambiato (secondo concorso a premi facilissimo, indovinate chi e' l'autore di queste righe).
Quando l'uono si parte da Kerman, cavalca sette giornate di molta diversa via; e diròvi come. L'uomo va 3 giornate che l'uomo non truova acqua, se non verde come erba, salsa e amara; e chi ne bevesse pure una gocciola, lo farebbe andare bene 10 volte a sella; e chi mangiasse uno granello di quello sale che se ne fa, farebbe lo somigliante; e perciò si porta bevanda per tutta quella via. Le bestie ne beono per grande forza e per grande sete, e falle molto scorrere. In queste 3 giornate no à abitazione, ma tutto diserto e grande secchitade, bestie non v'à, ché no v'averebboro che mangiare.
Lascio a voi indovinare che cosa significhi "andare bene 10 volte a sella"... non rammentando queste parole io - purtroppo - ho mangiato di quel sale... e debbo ringraziare chimica ed omeopatia se le conseguenze non sono state poi cosi' devastanti.
Ma nelle oasi si fanno incontri interessanti. Fatti di silenzio, odori, luci ed ombre, occhi e nasi, corde e pelli.


Nel deserto in cambio di un russo ho ottenuto un tedesco e due inglesi.

pittrici

Lungo la strada sorgono, isolati, da centinaia di anni, fortezze e caravanserragli che offrono ombra e riparo ai viandanti.


Ai margini del deserto sorge la nobile citta' di Yazd, cosi' descritta dallo stesso. Iadis è una cittade di Persia molto bella, grande, e di grandi mercatantie. Quivi si lavora drappi d'oro e di seta, che si chiama Iasdi, e che si portano per molte contrade. Egli adorano Malcometto. Quando l'uomo si parte di questa terra per andare inanzi, cavalca 7 giornate tutto piano; e non v'à abitazione se no in tre luoghi, ove si possa albergare. Quivi àe begli boschi e piani per cavalcare; quivi àe pernice e cuntornici asai. Quindi si cavalca a grande solazzo, quivi àe asine salvatiche molto belle.
La citta' risparmiata dai Mongoli e da Tamerlano e' una delle piu' affascinanti di tutta la Persia. E forse quella che risponde maggiormente al nostro gusto per i centri storici compatti ed uniformi. Vicoli stretti e tortuosi, case in mattoni di fango e paglia,

angoli per gustarsi il sole invernale o portici per ristorarsi con ombre estive,

pareti traforate,

imponenti moschee blu,

piccole stanze decorate di foto retro'.

Il panorama e' dominato dalle arcaiche torri del vento, ideate per cogliere la minima brezza e condurla verso le stanze sottostanti dopo averla rinfrescata con l'acqua delle cisterne.
Un fresco abbraccio
k

17 commenti:

Anonimo ha detto...

wow... oggi batto tutti sul tempo e sono il primo a scrivere!

Ottimo acquisto gli occhiali da sole.
Servirà la crema solare con tutto sto riverbero di luce? Forse sì

Simpatici i cammelli.

E pure le signorine pittrici compagne di viaggio. Bene.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sono IO sì, tutto bello ed affascinante (soprattutto le pittrici), ma attenzione perchè in un documentario su quei luoghi hanno fatto vedere che da sotto la sabbia spuntavano improvvisamente serpenti e sia i tuoi piedi come le tue gambe non sono protetti in modo adeguato.Attenzione!
Proprio stamane avevamo visto delle foto su yazd.Il cambio fatto è stato a tuo favore , ma come fai a trovarli? dove abiti? ti ospita qualcuno?

Anonimo ha detto...

Ma che bello!
Ora siete un tedesco due inglesi e un italiano;
non c'era miglior modo per mettere in pratica la tua conoscenza sulle lingue straniere!

Anonimo ha detto...

Sale, vorrei mangiare cent' anni sale
vorrei mangiare cent'anni sale
per una donna che mi disse
sono insipido sono insipido sono insipido
per una donna che mi disse insipido.

Anonimo ha detto...

La formazione adesso sembra quella delle barzellette... c'è un tedesco, due inglesi e un italiano...

Anonimo ha detto...

ma perchè le due pittrici inglesi vanno in Iran in un deserto di sale per ritrarre baffuti uomini inglesi in quella che sembra una sala da the britannica?
o è l'inclinazione della foto che mi inganna e in realtà quei disegni sono di beduini su un cammello?
o forse chissà è proprio che per vedere nitidamente e comprendere quello che ci circonda dobbiamo andare in iran in un deserto di sale ....

l.

Anonimo ha detto...

sai com'è...quando natura chiama...mi ricorda una scena già vista...

Anonimo ha detto...

ciao/salve. sono uno studente del liceo artistico di lecco. sto pensando di fare la tesina sul viaggio come modo per superare i limiti. data l'esperienza che sta passando, ha qualche spunto da darmi? grazie e buon proseguimento del viaggio!

cus ha detto...

alberto chi? se e' una cosa seria scrivimi sulla mail: andrea.cusmano@gmail.com

Anonimo ha detto...

deserto .... spero che quel cielo con tutte quelle stelle che sembra che si possano toccare sia fantastico come quello che ho lasciato .... da poco.
luz

Anonimo ha detto...

amo il sale della terra, amo il sale della vita, amo il sale dell'amore, amo il sale che c'è in te...

chi è?

ti bacio-P

Anonimo ha detto...

Già nella vita c'è chi scende e c'è chi ''sale''

speriamo presto

cus ha detto...

ero propenso per un gino paoli "sapore di sale che hai sulla pelle che hai sulle labbra", ma credo sia piu' rino gaetano

Anonimo ha detto...

guardavo bene: il cartello attenti al dromedario è veramente carino; quasi come il nostro attenti alle mucche che si incontra in alcune vie montanare e del sud.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Andrè ma che te magni er sale! Anche io sono rimasto affascinato da un deserto simile, quello della Death Valley. Ma più di 15 minuti all'aperto era impossibile stare, pena la completa disidratazione. Qui che temperatura hai trovato?
Lo scrittore è Marco Polo?
Ho vinto quarche cooosa? :))
Besos
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Complimenti e grazie per tutto quello che ci fai conoscere ed apprezzare.
Un breve omaggio allora ad un ingegnere milanese ma dal patrimonio genetico e dalla genialità prettamente sicula.
Un caldo abbraccio,Angela.

Pizzica Jaddu,
pani e furmaggiu;
Veni lu cani,
si pigghia lu pani,
veni lu jattu,
si pigghia'u furmaggiu.
Arrassu canazzu!
Chissi...jattazzu!

valcen ha detto...

Ciao Andrea! Ti seguo nel tuo viaggio che diventa sempre più affascinante... penso che stia facendo un'esperienza mirabiliante! Quanto ti invidio!!! Un carissimo abbraccio e... mu’afagh bashid! Valeria