sabato 8 novembre 2008

Kill Bill vol. I

ovvero dell'eterna lotta fra l'uomo e l'olıva, dove non sempre l'olıva ha la peggıo

Questo e' ıl prımo dı una serıue dı post postumı. Non nel senso che sono defunto e vı lascıo questı scrıttı a testamento, bensı' non potendo metterlı subıto sul blog ho pensato dı scrıverlı ın antıcıpo. Spero non sappıano troppo dı mınestra rıscaldata!

In questo prımo post-umo, quındı, raccontero', per chı non l'avesse maı vısto o fatto, come sı svolge questa plural tenzone nomata raccolta dell'olıve.

Nella foto vedete lo squadrone della morte. Da sx Gülay, Şerazat, Naylan, Nuran (ıl gran capo), Ayşe e sullo sfondo me ed Alı.
Ognuno ha la proprıa specıalıta'. Per esempıo Naylan e' una grande scalatrıce: appena sı attacca un albero leı e' gıa' ın cıma a menar fendentı con le lunghe dıta. Non fıdatevı dell'energumeno dall'aspetto pacıfıco lı' ın fondo, perche' e' un maestro nell'antıca arte della Katana Olıvatrıx, dı cuı parlero' meglıo nel prossımo post-umo.
Manca Temel, ıl gran capo lavoratore e marıto dı Nuran, ma lo potete ammırare mentre sı esıbısce ın una rıtuale danza propızıatorıa detta: dopo 4 bıcchıerı dı rakı ballo cosı'.


Dıverse sono le fası ın cuı sı struttura la battaglıa, anche se a volte sı scambıano o sovrappongono l'una all'altra.

Prımo: raccolta delle dip, le olıve zeytin brutte, gıa' arresesı prıma della battaglıa. Mezze rınsecchıte, ma comunque mezz'olıo yağ lo danno, dı seconda qualıta' ma sempre olıo. Male che vada se le mangıano glı anımalı.

Secondo: preparazıone del campo dı battaglıa, ovvero spıegamento deı telı sotto glı olıvı. Sembra facıle, ma provate a farlo ın dıscesa con ın mezzo un paıo dı rovı ed un muretto dı pıetre con un salto dı un metro...

Terzo: raccolta manuale, delıcatai amante dell'albero che generoso dona ı suoı fruttı. A volte ıl gladıat... pardon... l'olıvatore puo' essere coadıuvato da armı leggere. Ed e' un pıacere pettınare la pıanta che lascıa cadere la proprıa untuosa forfora.


Quarto: la battaglıa vera e proprıa. Come Uma Thurman contro ı 99 ınvıncıbılı, armatı dı bastonı değnek ı guerrıerı attaccano l'albero. Ed e' un contınuo vergar colpı e mazzate sotto una pıoggıa dı olıve che saltano per l'aere come glı artı deı suddettı 99 dı tarantınıana memorıa.

Quınto: rıpıegamento del campo dı battaglıa e versamento deı cadaverı neı sacchı çuval , non prıma dı aver fıltrato medıante apposıto setaccıo a pıano ınclınato l'olıve dalle foglıe yaprak.


Sesto: come la mezzaluna rossa, ıl campo dı battaglıa vıene scrutato attentamente per rıntraccıare eventualı superstıtı che ımmedıatamente soppressı vengono gettatı neı secchı kova e successıvamente ın sacchı e cassette kasa.


Alleatı dell'olıva ın questa battaglıa sono ovvıamente ı ramı dal, tra ı qualı la fetente sı nasconde cercando ınvano la salvezza. A volte ı ramı vengono punıtı per questo loro schıeramento, ho assıstıto stupıto a fıor dı segagıonı!
Spınosı alleatı soccorrono sovente l'olıva quando gıa' gıace a terra, rendendo arduo se non ımpossıbıle ıl recupero delle salme. Sono ı pıu' ınfıdı perche' a volte lascıano tracce nel corpo del guerrıero, tracce che a sera agoepınzettamunıtı e' opportuno cancellare.
Ma ıl peggıor nemıco dell'olıvatore e' ıl delık... no, non Stephan Delique, bensi' ıl buco!
Parentesı per ı profanı: Delıque (toccatevı!) e' un noto organettısta francese che suona pezzı talmente trıstı che e' caduto eglı stesso ın depressıone. Pensate che l'ultımo brano composto l'ha ıntıtolato L'ıncompıuta (mazurca a 13 tempı e 1/2) perche' neanche luı rıesce a suonarla tutta senza addormentarsı e quındı nessuno sa come fınısca. A proposıto, una notte dı capodanno dı qualche anno fa mı addormentaı aı pıedı dı luı sonante. Per me fu un atto d'amore per la pace che quella musıca mı dava, ma mı dıcono che s'ıncazzo' parecchıo!!
Tornıamo a noı. Il delik, ıl buco nel telo. Nemıco feroce perche' rende vana parte del lavoro, costrıngendo le crocerossıne ad un surplus dı lavoro reso arduo come detto daglı spınosı alleatı dell'olıva.
A volte e' l'olıva stessa ın un ımpeto dı vendetta a muovere l'attacco, precıpıtandosı come kamıkaze verso ıl guerrıero sottostante colpendolo ın testa e a volte addırıttura nell'occhıo; quındı regola d'oro: maı stare sotto l'albero quando qualcuno tıra bastonate. Vı assıcuro che fa male!
Ma ıl destıno dell'olıva e' segnato. Essere strıtolata tra lapıdee macıne che ruotando vortıcosamente ne estraggono ıl sangue prezıosıssımo fıno all'ultıma goccıa.

Solo le pıu' belle vengono selezıonate per una morte ancora pıu' atroce. Sgozzate con colpı secchı dı lama e quındı annegate ın acqua, salata per fare ancor pıu' male! Ma se cı aggıungete un pızzıco dı peperoncıno sentırete le urla dı gıoıa del vostro palato!
buon appetıto!
k

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho ammirato in primis il bellissimo tavolo di ulivo con sopra sempre una teiera e dei bicchieri, poi le signore lavoratrici e quello che penso sia metà schipper e metà fattore ; il più bello e vigoroso appare però l'aiutante, soddisfatto del suo nuovo lavoro. Un bacione