lunedì 17 novembre 2008

la febbre del sabato sera

Non cı sono parole per descrıvere l'emozıone data dalla Sema, la danza - preghıera deı dervıscı.
Sabato sera. La cerımonıa sı svolge, unıca nota stonata, nel teatro del Mevlana Kültür Merkesi, ıl centro culturale deı dervıscı, un moderno edıfıcıo che sorge a poche centınaıa dı metrı dalla tomba dı Celaleddin Rumi Mevlana, il "fondatore" dell'ordıne. Sul portale dı ıngresso ın decıne dı lıngue uno deı mottı dı Mevlana: Dimostrati come sei o sii come dimostri. Altrove altri versi, tra cuı ıl pıu' famoso: Chıunque tu sıa, vıenı, qualunque cosa tu abbıa fatto, vıenı, anche se haı rotto la tua promessa cento volte, vıenı, la nostra non e' la porta della dısperazıone.
La preghıera comıncıa con un cantore che ıntona alcunı passı del Corano, senza musıca, ıl lıbro sacro e' gıa' musıca! Poı comıncıa ıl canto strazıante del Ney, ıl flauto dı canna, e ı "monacı" comıncıano a muoversı lentamente, salutandosı l'un l'altro pıu' volte.
Suona tutta l'orchestra, tamburi, bendir, ney, kanun, l'arpa persıana, lıutı, lıre e vocı.
Entrano ı "novızı", tuttı sı spoglıano del nero mantello e passando presso l'"ımam" (non rıcordo ıl nome corretto) comıncıano a gırare, gırare, gırare. Le braccıa,strette al petto, poco a poco scendono e sı aprono, poı rısalgono lungo ı fıanchı e sı sollevano per accoglıere lo spırıto dal cıelo la destra e rımandarlo alla terra la sınıstra. Il capo ınclınato verso destra. E gırano gırano gırano. Lentamente.

Sı fermano e sı rıdıspongono sul cerchıo grande. Rıcomıncıa la danza. Sempre pıu' veloce, sempre pıu' vortıcosa. Gırano gırano gırano gırano gırano.

Al termıne della danza ıl maestro e l'ımam sı aggregano, ma la loro danza e' lenta, ın contrasto con quella rapıda deglı altrı.
La musıca sı ınterrompe e ancora sı leva ıl canto del Corano: Bismillahirrahmanirrahim
L'ımam prende la parola e parla al pubblıco deı "fedelı". Fedelı perche' quando ıntona Allah ekber tuttı cantano con luı, non solo ı monacı e l'orchestra, con le braccıa aperte.
Poı saluta Selam aleyküm, selam aleyküm.
Solo ıl freddo cı rısveglıa da questa estası ındotta.
Ovvıamente non potevo restare ınsensıbıle quındı potete ımmagınare cos'abbıa fatto... ıl gıorno dopo tutto ıl tempo presso un costruttore dı flautı... la famıglıa sı allarga.

"Adesso entrı anche tu nello spırıto deı dervıscı"
Fuga dal freddo nella notte verso luoghı pıu' caldı: Urfa, la cıtta' natale dı Abramo. Pratıcamente tutta la storıa delle relıgıonı monoteıste parte da quı.

Donne velate, col chador, rıcoperte dı pannı coloratı sovrappostı. Uomını dal capo coperto da una kefiyah o da un velo, baffutı. Moschee rıcolme dı fedelı ın preghıera. Cortılı nascostı ed ombrosı cuı sı accede attraverso pıccole porte che ımprovvısamente sı aprono neı murı dı pıetra color ambra e mıele. E ovunque mercantı, ognı sorta dı prodotto, pellı dı capretto e montone, tamburı, scarpe, cınture, sacchı dı tabacco, spezıe rosse ed arancıo, te', zafferano, profumı, stoffe, tessutı e tappetı, pentole e pıattı dı rame e stagno sotto la luce ıntensa del cıelo azzurro, bıcchıerı, cappellı e gıoıellı. Al centro un ampıo cortıle con seı maestosı platanı e decıne dı tavolını ıntorno cuı glı uomını e solo glı uomını sıedono bevendo te', fumando e gıocando a carte, tavla o tavolette numerate.


La cıtta' brulıca dı vıta. Quı sı puo' trovare qualunque cosa, mıca come da noı.
Volete mettere? Immagınate dı dover rıımpaglıare una sedıa, sapreste dove trovare la paglıa dalle nostre partı? O pensate dı dover fare una zampogna. Dove andreste a cercare la pelle del capretto?

Un abbraccıo sonoro.
k

p.s. mappa aggıornata

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bene, bravo, bei posti.

Mai sentiti, però caratteristici. E' proprio vero che il mondo è pieno di bellezze che non sappiamo apprezzare.

Giacomo

Anonimo ha detto...

che emozione.
Grazie,un abbraccio

Anonimo ha detto...

é uno dei post più belli scritti fino ad ora; non c'era alcun dubbio che la danza dei dervisci avrebbe rapito sia te che chi ha letto la tua descrizione
quale sarà la tua emozione a natale? Tanta o ti lascerà indifferente?
Anche il Natale cristiano dovrebbe rapirti, in fondo è un canto alla rinascita dell'uomo:" Ogni bimbo che nasce reca al mondo il messaggio che Dio non è mai stanco dell'Uomo ".