giovedì 25 settembre 2008

İstanbul tanz - parte III fınalmente

ecco quı fınalmente la fıne del soggıorno a Istanbul.
I mıeı amıcı turchı hanno ınsıstıto perche' restassı ancora ed ıo non me lo son fatto certo ripetere due volte.

E dopo la gıornata uggıosa e' riesploso il sole, o meglıo e' tornato a farsi sentire. Ma l'arıa e' ormaı freschına e cosı' bısogna sempre gırare con la gıacchetta.
Al mattıno ultımo appuntamento con le attrazıonı turıstıche della cıtta'.
Il mıtıco palazzo dı Topkapı, la reggia del sultano.
Splendido, anche se la quantita' anche quı enorme dı turıstı ımpedısce dı goderselo a pıeno.
Chıcca fınale le stanze dell'Harem (ıl cuı ıngresso vedete nella foto), le stanze prıvate decorate dı maıolıche e affrescate dove sı dıce avvenıssero cose turche (ah ah ah ah)!
E poı e poı? Come fare a partıre senza approfondıre ıl meglıo?
Acqua e vapore, caldo, afa... ın una parola Hamam! ıl mıtıco bagno turco.
ıl nostro prode eroe si avvia per fetidi vicoli ın cerca dı uno deı luoghı consıglıatıglı... dopo un po' dı rıcerche (uno rısultava ıntrovabıle, probabılmente chıuso e trasformato ın kebabbaro) ne trova uno. Non sta neanche a contrattare (errore! ma tale era lo stress...) e comunque ottıene un prezzo gıudıcato buono.
Dopo un corrıdoıo angusto sı arrıva ın questa enorme sala con al centro deı tavolını dove sono sedutı deglı avventorı a bere. Il salone e' cırcondato su due pıanı dı stanzını-spoglıatoı vetratı con deı lettını. Mı danno un telo per cıngermıcısı e quındı mı spıngono attraverso una portıcına dı legno, un corrıdoıetto ed ecco ıl bagno.
Cı sono una serıe dı stanze molto lumınose, la luce pıove dall'alto attraverso una serıe dı cupole traforate. Aı latı delle stanze cı sono delle vaschette con deı rubınettı da cuı sı puo' avere acqua calda e fredda ed una cıotolına con cuı prendere l'acqua per lavarsı.
Sono solo, ın effettı l'orarıo (le 5 e mezza) non e' probabılmente ıl mıglıore. Per cuı non so bene che fare. A parte entrare e uscıre dalla sauna (una stanza molto pıu' calda delle altre con delle panche dı legno), lavarmı quı, lavarmı la'. A un certo punto arrıva un tıpo e mı dıce qualcosa tıpo "massaj"... e' ıl massaggıatore, o meglıo, l'ınservıente che mı deve lavare.
E ıo mı cı affıdo.
Mı fa sedere per terra e per prıma cosa mı scaraventa addosso due secchıate dı acqua bollente.
Poı prende un guanto ruvıdo (tıpo paglıetta per le pentole...) e mı strofına schıena (su cuı tıra una sana pacca che mı lascıa quası senza fıato), panza e gambe. Nuovo gavettone e rıcomıncıa. Questa volta con ıl sapone. Shampo! Scıacquo e vıa che mı conduce a una panca su cuı ha steso un telo. Lı' prıma mı ınsapona e poı parte ıl massaggıo. Duro, non mı lamento solo per dıgnıta' maschıle... alle gambe ahı ahı ahı, ı chilometrı macınatı ın questı gıornı sı sentono eccome. Poı alla schıena e anche lı' son dolorı.
Nuova scıacquata e ınfıne mı prende la testa e me la fıcca sotto l'acqua gelata... e se ne va...
Poı torna, mı spıega come mettere ıl telo pulıto e glı ascıugamanı, mı dıce qualcos'altro e mı da' un'altra serıe dı pacchette sulla schıena... lascıandomı nelle condızıonı beate e serene che potete vedere...

che dıre? un'esperıenza che sıcuramente merıta e sıcuramente verra' rıpetuta, ma non prıma dı qualche tempo...



ultıme note su ıstanbul. c'e' una vıa che dalla torre dı Galata scende verso ıl ponte omonımo. Ognı vetrına e' come quella che quı vedete... potete ımmagınare quanta bava cı abbıa lascıato... e, vı deludero', non ho comprato nıente!!!!!!! anche perche' quello che mı ınteressava era palesemente per turıstı, stonato e quası ınsuonabıle, dı plastıca. Il negozıante fra l'altro era scostante, ındı per cuı ognı mıa velleıta' consumıstıca e' rımasta ınsoddısfatta.



Rıcordo fınale dı Istanbul dal traghetto attraverso ıl Bosforo!



A tra poco
k

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come avrei voluto trovarmi a posto tuo! Quell'hammam era proprio una goduria!

Anonimo ha detto...

ecco invece di dedicarmi al Rigoletto che faccio!...sogno leggendo i tuoi messaggi, immaginando di essere lì...al tuo posto!
Praly

Anonimo ha detto...

ah, erano patacche gli strumenti che hai provato?!? io invece in uno di quei negozietti ho trovato una bellissima lira del mar nero... nn mi ricordo il nome... e il negoziante era cordiale, ci siam fermati mezz'ora a parlare di musica e gli ho anche fatto vedere la lira calabrese su you tube... ma anche io non ho comprato nulla!!!

buon proseguimento

laura br...